domenica 30 aprile 2017

Gita...con incidente!

E' stata una settimana davvero intensa e tra le tante cose successe non posso soprassedere dal raccontarvi l'esperienza di accompagnare in gita il Vitellino venerdì; era una cosa che volevo fare da sempre, ma tra l'arrivo del Francese e il Navigante sempre via non ero mai riuscita a incastrarla, con mia madre qua invece non ho avuto problemi e mi sono proposta subito.
La classe del Vitellino è quella dei petits/moyens, ossia bimbi nati tra l'aprile 2012 e aprile 2013 più o meno, erano 25 bambini e c'erano tre madri accompagnatrici, oltre alla maestra e alla sua assistente.
Ogni anno questa insegnante, che tiene sempre quella sezione (qui ogni insegnante ha una sezione, non segue la classe come succede in Italia), propone la sortie d'ecole al museo d'arte di Toulon. Ricordo che l'anno scorso la Belva è tornata a casa molto contenta dei "grandi quadri" visti, ma non riesco a ricordare invece che esposizione c'era. Quest'anno comunque c'era l'esposizione di opere un po' particolari, molto astratte e moderne, create da due donne (purtroppo si riserva la giornata per la gita ad inizio anno scolastico e non si sa cosa si può trovare); devo dire che per dei bambini di quattro anni non è stato facile seguire le spiegazioni della guida del museo, ma ho notato che alla fine il Vitellino ha ritenuto molte più informazioni di quelle che pensassi. La maestra poi lavorerà in classe partendo da ciò che abbiamo visto quella mattina e non dubito farà un ottimo lavoro: quando si tratta di arte è proprio super!
Mentre aspettavamo il pullman che doveva riportarci a scuola, siamo rimasti un po' nella hall d'ingresso dove i bambini hanno finalmente potuto toccare qualcosa (ci sono delle grandi sculture mitologiche in marmo, di cui la maestra ha raccontato la storia), per poi spostarci nel cortile. Qui un bimbo è inciampato, andando a sbattere la testa contro il muretto e facendosi davvero un brutto taglio sulla fronte. La fortuna è stata che io avevo visto tutto e sono accorsa immediatamente con dei fazzoletti fermando il flusso di sangue che lo avrebbe inzuppato e, soprattutto, avrebbe spaventato moltissimo tutti gli altri bimbi. Abbiamo quindi chiamato i pompieri (qui per le urgenze si fa appello a loro), che hanno portato il bimbo in ospedale e, infine, siamo rientrati con quasi un'ora di ritardo, giusto in tempo per recuperare la Belva.
Dovrei andare ad accompagnare anche la classe della Belva nella loro gita scolastica di fine anno, sperando di non dover fare ancora da crocerossina a qualche bimbo!

venerdì 21 aprile 2017

Gite fuori porta inglesi

Al contrario degli altri anni, questa volta mia sorella si è presa un po' di ferie, inoltre il tempo è stato abbastanza clemente e quindi siamo riusciti a fare qualche gita fuori porta.

Wollaton Hall
Il più grande e conosciuto parco di Nottingham, dove scorrazzano felici scoiattoli, papere, cigni e soprattutto un nutrito branco di cervi! Il parco è davvvero enorme, c'è un bel parcogiochi recitanto per i bambini, un laghetto, un campo da golf, molti sentieri e la villa che domina la collina ospita il museo di storia naturale e il museo industriale di Nottingham.
Siamo stati talmente fortunati che la domenica in cui avevamo programmato la gita a Wollaton Hall ci sono stati 20°, cioè per queste zone era estate piena!! Noi abbiamo semplicemente passato mezza giornata circondati dal verde: prima un po' di parcogiochi per far scatenare i piccoli, mentre la Sister si faceva la sua corsettina, poi un bel picnic tutti insieme e infine una passeggiata alla ricerca dei cervi. Fantastico!

Lincoln
A un'oretta di strada da dove vive mia sorella si trova questa tipica città inglese, con un'imponente cattedrale e un castello che custodisce la Magna Carta.
Noi ci siamo arrivati per ora di pranzo e abbiamo scelto un'originale Tearoom vegetariana per il pranzo, poi abbiamo fatto un bel tour della cattedrale e infine una bella corsa nel prato del castello, ad accesso libero. Volevamo fare la passeggiata sulle mura del castello, ma ci siamo svegliati troppo tardi, ossia venti minuti prima della chiusura (h.17!!).

Nottigham by night
Finalmente, dopo tre anni sono riuscita a farmi portare a fare un giro per Nottingham senza nani al seguito e, soprattutto, di sera!
E' una città molto giovane, essendo la sede di una delle migliori università d'Inghilterra, quindi il centro è ricco di pub e ristoranti aperti fino a tardi, considerati ovviamente gli standard inglesi ;P
Noi ci siamo particolarmente affezionate a un pub con cucina caraibica, il Turtle bay, anche se nè lì, nè altrove ho assaggiato un mojito fatto come si deve!

Bolsover Castle
La nostra gita tutti insieme di Pasquetta! Il Bolsover Castle fa parte del English Heritage, in cui si trovano monumenti storici del calibro di Stonehenge.
Il castello di per sè non mi ha molto colpito, è innanzitutto una ricostruzione del 1500 di un castello medievale, inoltre al suo interno non vi  nulla, se non un paio di stanze allestite più che altro per i bambini (sala del trono e sala dei travestimenti) e le cucine. Il parco è invece molto bello, pieno di fiori e ben curato, con l'eccezionale parcogiochi dei bambini costruito in legno come fosse un castello. Inoltre, essendo periodo di vacanze scolastiche, c'erano varie attività per i bimbi, il che non guasta.
Il biglietto è piuttosto caro, ma se vivete da queste parti o pensate di poterla utilizzare, c'è una vantaggiosa card per famiglie (1 adulto + 6 bambini o 2 adulti + 12 bambini) della durata di un anno (o 15 mesi se pagate tutto insieme) che vi farà entrare gratis in tutti i siti del English Heritage e vi darà sconti in altri luoghi ad esso associati. Anche il bar/ristorante non è proprio economico, quindi se potete organizzatevi con un pranzo al sacco.

Quest'anno devo dire che siamo stati proprio fortunati con il clima, anche se senza mia sorella e mio cognato non possiamo muoverci se non con i mezzi (hanno fatto un'assicurazione per la macchina per cui possono guidare solo loro), credo che se dovessi tornare con il Navigante prenderemmo una macchina a noleggio perché sennò è da spararsi davvero nelle p@lle!!
Domani si rientra e ne sono ben contenta, ho voglia di sole, mare, caldo e, soprattutto, casa mia!

mercoledì 12 aprile 2017

Sopravvivenza a pioggia e cinque bambini

La Belva, dopo due giorni in cui stava meglio, ieri pomeriggio ha avuto un altro picco di febbre, correlata probabilmente alla tosse che ha iniziato ad avere lunedì.
Il tempo bello ci ha già salutati e stamattina ci siamo svegliati con un cielo nuvoloso e il vento freddo.
ERGO: cinque nani chiusi in casa e solo io e mia madre a gestirli senza poterci muovere se non a piedi, visto che i padroni di casa lavorano.

Per sopravvivere io ho rimesso in ordine tutti i giochi nelle rispettive scatole (in questi giorni mettere in ordine significa schiaffare tutto nel primo posto utile...) e questo gli ha permesso di ritrovarsi davanti cose che non pensavano di avere, giochi sepolti sotto al divano ritornati alla luce, libri non ammassati, ma in riga e quindi più facilmente consultabili...sembra una cazzata, ma provare per credere! L'ordine li invoglia a giocare molto più volentieri, tutti i giochi sono ben visibili e rende anche più facile il momento del riordino.
Mia madre nel frattempo si è portata fuori i quattro nani sani e ha raccolto un po' di fiori del tarassaco e pannocchiette viola (il nome vero è muscari, ma noi le abbiamo sempre chiamate così); rientrati ci siamo messi a colorare le uova per Pasqua con i fiori raccolti e le bucce di cipolla. E' un lavoretto carino, le uova sono tutte decorate e poi si possono anche mangiare, visto che si usano prodotti naturali.
Ecco il risultato:


Per farli serve del filo che tenga i fiori attaccati all'uovo e dei fazzoletti di stoffa o strofinacci in cui avvolgere uova+fiori; si mettono in acqua con un pugnetto di sale e si cuociono per circa 8 minuti dall'inizio del bollore, lasciandoli poi fermi fino al raffreddamento.
Ho letto in giro che si possono colorare con moltissimi ingredienti naturali: caffè o thè nero/marrone, barbabietole/rosa o viola, cavolo rosso o karkadè/rosso o rosa, zafferano o curcuma/giallo, spinaci/verde, paprika/arancione...In questo caso però i colori saranno omogenei, mentre con i fiori vengono dei veri e propri disegni.

Mattinata quindi passata in velocità e, siccome ce lo siamo meritate, durante la siesta nanerucola ho comprato su Groupon un paio di orecchini Swarovski per mia madre e una borsa Desigual per me, entrambi super scontati.
Giornata particolarmente soddisfacente :)

martedì 11 aprile 2017

Un intero villaggio

Non sono scomparsa, ma sono partita per le vacanze di aprile che stiamo passando da mia sorella a Nottingham come da tre anni a questa parte e, come da tre anni a questa parte, senza il Navigante, in missione per due mesi.
Sono partita sola, con i tre nani (di cui una con la febbre), un passeggino, una valigia da imbarcare, uno zaino e un trolley formato nani, così almeno quello se lo sono smazzolati loro. Ho preso l'aereo a Nizza, arrivo a Luton, navetta verso la stazione dei treni, due ore di treno e arrivo a Nottingham, dove ci aspettava mia sorella.
Abbiamo mangiato i panini fatti la sera prima come dei barboni sulle sedie della sala d'aspetto della stazione e siccome non volevo togliere il Francese dal passeggino, sperando che dormisse (speranza vana visto che si è addormentato all'ultima stazione prima di Nottingham), poi abbiamo fatto le due ore di treno nell'anticamera della carrozza con la Belva in braccio, il Francese che imperterrito chiacchierava nel passeggino e il Vitellino buttato per terra (grave errore...vedi successivo).
Arrivati da mia sorella devo dire che siamo stati graziati con il clima (domenica c'erano addirittura 20°!), ma siccome il 2017 non accenna a migliorare, abbiamo dovuto già far fronte a febbre delle Belva, scariche di gastroenterite sparse e, chicca delle chicche, pidocchi del Vitellino prima (presi molto probabilmente sul treno di cui sopra) e del Cugino Piccolo poi, con conseguente trattamento di tutti quanti (4 adulti perché c'è anche mia madre, e 4 bambini grandi) e scongiuri che non li prenda il Francese, troppo piccolo per fare il trattamento chimico.
La sera che abbiamo scoperto i pidocchi io e la Sister siamo uscite a bere per disperazione...forse non ci si rende conto di cosa significa disinfestare dai pidocchi una casa dove vivono 9 persone...

Alle volte in tutto questo casino mi sembra di non riuscire nemmeno a vedere i miei figli durante l'intero arco della giornata, li metto a dormire con un bacio veloce la sera e mi dico "ma...di già??? Che fine ha fatto tutto il giorno?!". Alle volte francamente è impossibile vivere in 9 in 90mq senza scannarci a vicenda (soprattutto in una famiglia come la nostra), ma poi quando la Cugina Grande lava le mani al Francese senza che le si chieda niente, mia mamma tiene i bambini mentre io e la Sister facciamo la spesa e ci beviamo un caffè da Costa, mio cognato cucina per tutti, io e la Sister abbiamo il tempo di andare a correre quasi ogni giorno e riusciamo pure a fare gite fuori porta tutti insieme senza perdere qualcuno per strada...bè proprio queste cose mi ricordano quel proverbio africano che tanto mi piace: "Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio".

E speriamo che almeno continui a reggere il tempo...

lunedì 3 aprile 2017

La Messa a Tolone

Io sono cattolica, più o meno praticante, nel senso che non vado a Messa tutte le domenica, né seguo strettamente le regole, ma cerco comunque di far entrare la religione nella nostra routine anche se so che potremmo fare molto molto meglio. Non è stato sempre così.
Sono stata cattolica per cultura, per educazione, quando andavo a Messa perché obbligata da mia madre o per fare catechismo. Per un po' durante la mia carriera agonistica, non lo sono stata quasi per niente, andando solo nelle feste comandante, quando non dovevo allenarmi o gareggiare.
Infine, quando mi sono trovata sola, lontana da casa 1000km e in una scuola militare, mi sono rifugiata in Chiesa per scappare da una routine schiacciante, mi sono rintanata lì per riposare, pensare, poi per cantare nel coro ed è stato lì che finalmente ho trovato quello che cercavo.
La Chiesa, andare a Messa, è per me un momento di calma assoluta, ascoltare parole e discorsi alle volte francamente incomprensibili, ripetere insieme a più persone le stesse parole come fossi in trance, una specie di momento estatico che mi mette in comunicazione con le persone attorno e con quel qualcosa/qualcuno più grande di noi, che sia Dio, Allah, Buddah o chi altro.
Come me, il Navigante, che ho trovato proprio in quella scuola militare, proprio in quel coro, con cui condivido questo senso religioso un po' al di fuori delle righe; con lui ho ascoltato messe in spagnolo nella nostra avventura expat in Andalucia, in polacco sul Cammino di Santiago, in svedese a Stoccolma, in francese ora ovviamente...che già è difficile seguire per filo e per segno in italiano, figurarsi in un'altra lingua! Ma è proprio il suono del parroco e delle persone che rispondono che mi piace e di cui non riesco francamente a fare a meno.
Alla nascita dei due nani grandi ho però praticamente smesso di andare a Messa, il mio momento estatico di calma e ascolto era diventato un momento di stress, dove andavo per dovere, ma in realtà non c'ero affatto dentro, troppo occupata e preoccupata che i nani non facessero casino.
Finché non ci ho riprovato qui, a Tolone, dopo aver scoperto che in varie chiese c'era la "messa dei bambini"; siamo quindi andati nella chiesa affianco casa nostra (ma di cui non si sentono mai le campane purtroppo, chissà come mai) e all'arrivo della Liturgia ci vengono letteralmente rapiti i bambini che vanno in un'altra stanza dove colorano scene tratte dal Vangelo del giorno, leggono e viene spiegato il Vangelo e imparano le canzoni della Messa. Per i bambini sotto i tre anni è prevista inoltre una "guarderie", ma penso siano in pochi ad usufruirne, anche perché se un bimbo ha bisogno di muoversi o piange, c'è la stanzetta dell'oratorio da poter utilizzare e dove si può continuare a sentire la Messa in video. I bambini rientrano dopo la recitazione del Credo, pronti per consegnare il soldino e per venire a farsi benedire dal prete durante la Comunione (si mettono in fila insieme ai genitori con le mani a croce sul petto, in modo tale che il prete sa se hanno fatto già la Prima Comunione o no).
Nel resto del tempo ci sono una quantità di bambini seduti a leggere o sdraiati al suolo a disegnare e nessuno si stupisce della cosa, anzi. Nel mio quartiere e in quelli vicino, vivono moltissime famiglie della Marina francese, tutte molto cattoliche e tutte con molti figli, tre come minimo, ma anche quattro, cinque o più e la Chiesa è sempre ricolma di bambini, tanto che quando se ne vanno per la Liturgie sembra proprio svuotata! Ma la Chiesa è pronta ad accoglierli, ad accettare che siano bimbi che non possono seguire una Messa per un'ora di seguito e mettono in atto svariati stratagemmi perché tutti ne escano contenti, senza sguardi straniti di vecchiette incartapecorite per il fatto che pretendi andare a Messa con tre bambini piccoli. I bimbi non si annoiano troppo e imparano, gli adulti seguono la Messa, il prete può "lavorare" in pace.
E quindi ora sono di nuovo una cattolica più o meno praticante :)